A seguito di alcune questioni che mi sono state poste vorrei esprimere alcune considerazioni frutto della mia personale esperienza e che spero possano chiarire alcuni miei propositi.
Tutto ciò che ci circonda e che consideriamo realtà di fatto non sempre corrisponde alla verità, almeno in senso assoluto. Possiamo dire con certezza però che la nostra personale visione della realtà è una porzione della verità, siamo noi in sostanza a considerare vero ciò che vediamo come reale. Pertanto diventa difficile spiegare certe esperienze a persone che a priori non le considerano reali sulla base della loro personale esperienza. Se si considera vero solo ciò che è oggettivamente visibile e misurabile non esisterebbero allora cose come l'immaginazione, il pensiero, i sentimenti, le emozioni...e tante altre cose che viviamo come vere dato che esse rappresentano degli stati interiori di percezione che dentro di noi sperimentiamo quotidianamente. Noi tutti siamo composti di alcuni elementi fondamentali che nel loro insieme definiscono ciò che siamo ed essi sono un contenitore fisico, il nostro corpo, il quale serve a percepire sul piano fisico l'universo intorno a noi, una coscenza che ci accompagna e che comunemente viene definita come spirito che ci consente di percepire il "campo" ( coscenza collettiva ) intorno a noi, il quale ( spirito ) ci lega gli uni agli altri e, a mio avviso più indirettamente, a tutto ciò che ci circonda e vi è poi il nostro ego o se si preferisce l'insieme dei nostri pensieri, ovvero la nostra mente, che crea un filtro tra il dentro e il fuori permettendoci di sperimentare emozioni,sentimenti etc e relazionarli al mondo "reale".
Questi sono elementi comuni a tutti gli esseri umani ( e forse anche non umani...) e come già ho detto l'interazione di essi forma quello che ci hanno abituato a considerare individuo.
Tutti questi elementi sono teoricamente influenzabili ma non dalla volontà, tipica espressione dell'ego, ma semmai dalle nostre intenzioni...mi spiego meglio: il nostro corpo è autonomo in molte delle sue funzioni mentre è governabile in altre nella normalità della nostra esistenza, però è risaputo che alcune funzioni normalmente considerate automatiche come la respirazione o il battito cardiaco sono influenzabili dalla volontà spinta dal pensiero conscio ( intenzione appunto ), come riescono a fare certi yogi attraverso strumenti quali la meditazione, usata per incanalare le proprie energie finalizzandole all'ottenimento di queste variazioni fisiche, allo stesso modo possono essere governati processi quali la guarigione o l'atto di ammalarsi, anche inconsapevolmente, come dimostrato ad esempio dal cosiddetto effetto placebo o dall'eccesso di ipocondria, mi rendo conto che sono esempi superficiali ma credo che possano rendere l'idea del senso del discorso.
La mente stessa può essere manipolata dall'esterno ( e generalmente lo è) fino a provocare l'insorgere del falso ego, ovvero quell'insieme di idee e pensieri che si è portati a considerare come propri e che invece essendo indotti portano a considerazioni spesso lontane dal vero sè, un pensiero generalmente finalizzato alla distruzione di ciò che di "positivo" sia possibile ottenere.
Lo spirito poi come già detto interagisce con il "tutto" e ci può condurre ad avere una esistenza inconcludente se non viene nutrito adeguatamente ma lasciato in balìa delle intenzioni altrui.
Esiste poi una emanazione di coscenza a se stante comunemente definita come anima la quale ha obbiettivi precisi nella sua esperienza fisica e potrebbe essere un ostacolo alla volontà se questa è mirata a condurci verso un risultato non gradito a questa importante componente.
Fare in modo che tutte le parti di noi cooperino ed agiscano per un fine comune è compito nostro essendo noi l'unione di tali elementi, agire in discordanza non può portare a nulla o meglio, per sintetizzare il concetto la coordinazione e la cooperazione ( disciplina interiore ) portano ad una evoluzione con un conseguente aumento di coscenza mentre la discordanza può rendere vana l'esistenza facendoci vivere nell'illusione.
Vi sono poi degli strumenti che permettono di accedere alle potenzialità altrui per dirigerle verso obbiettivi personali e l'uso che si può fare di tali elementi può portare a conseguenze che coinvolgono in primo luogo le fonti di queste energie, ma anche tutti coloro collegati al campo di azione in cui tali energie vengono spinte alla manifestazione, si pensi ad esempio alle forme di "magia" che vengono praticate da singoli o gruppi organizzati. La magia diventa reale nel momento in cui si riesce a portare quelle energie attraverso il piano spirituale nelle menti di coloro che si intende manipolare o utilizzare per i propri scopi. Difendersi da tali forme di manipolazione può essere un compito assai arduo.
L'accrescimento del proprio livello coscenziale può essere già da sè un buono scudo, ma da solo non basta, non è detto che automaticamente l'innesco di tale processo porti alla realizzazione dell'unificazione tra mente,spirito e anima, traguardo indispensabile per comprendere quali siano le porte da aprire per ottenere la piena realizzazione del progetto esistenziale.
Affrontare questo cammino però può consentire se accompagnati da una disciplina interiore costante al recupero di ciò che viene acquisito attraverso le varie emanazioni fisiche che si è portati a vivere, consentendoci di effettuare scelte consapevoli e finalizzate a tale scopo. Per dirla in parole semplici tra un'esistenza e l'altra è possibile compiere delle scelte che possano portarci a continuare il cammino a patto di mantenere quell'unità interiore che crea il vero sè.
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